Cosa si intente per tumore al seno?

 

Il tumore al seno è una neoplasia maligna che si sviluppa nelle cellule del tessuto mammario. È una delle forme più comuni di cancro tra le donne, ma può verificarsi anche negli uomini, sebbene in misura molto meno frequente. Il tumore al seno può manifestarsi in diverse forme e gradi di gravità, ma generalmente si origina dalle cellule che rivestono i dotti del seno o dai tessuti ghiandolari.

 

Chi è principalmente interessato dal tumore al seno?

È una delle forme più comuni di cancro tra le donne in tutto il mondo. L’incidenza del tumore al seno aumenta con l’età e il rischio è maggiore nelle donne di età superiore ai 50 anni. Tuttavia, può verificarsi anche in età più giovane.

In quali fasce di età è più frequente ?

Il tumore al seno può colpire donne di tutte le età, ma l’incidenza è più elevata in determinate fasce d’età. In generale, il rischio di sviluppare il tumore al seno aumenta con l’età. Le fasce d’età in cui il tumore al seno è più comune includono:

  1. Età matura e avanzata: Il rischio di tumore al seno aumenta significativamente con l’età, ed è più frequente nelle donne di età superiore ai 50 anni. La maggior parte dei casi di tumore al seno si verifica in donne di età matura e anziana.
  2. Età media: Sebbene sia meno comune rispetto alle donne più anziane, il tumore al seno può verificarsi anche in donne di età compresa tra i 30 e i 50 anni.
  3. Età giovanile: Anche se raro, il tumore al seno può colpire donne molto giovani, inclusi adolescenti e donne nella loro ventina. In queste fasce d’età, il cancro al seno è solitamente più aggressivo.

È importante sottolineare che il rischio di sviluppare il tumore al seno varia da persona a persona e può essere influenzato da fattori come la storia familiare, le mutazioni genetiche ereditarie e altri fattori di rischio. Pertanto, le donne di tutte le età dovrebbero essere consapevoli dei segni e dei sintomi del tumore al seno, eseguire l’autoesame del seno regolarmente e partecipare ai programmi di screening raccomandati, come la mammografia, in base alle linee guida del loro paese e alle indicazioni del loro medico. La diagnosi precoce aumenta notevolmente le possibilità di trattamento efficace e di guarigione.

 

Quali sono i tipi di cancro al seno?

Esistono diversi tipi di cancro al seno, tra cui:

  • Carcinoma duttale invasivo. A partire dai dotti lattiferi del seno, questo cancro sfonda la parete del dotto e si diffonde al tessuto mammario circostante. Costituendo circa l’80% di tutti i casi, questo è il tipo più comune di cancro al seno.
  • carcinoma duttale in situ . Chiamato anche cancro al seno allo stadio 0, il carcinoma duttale in situ è ​​considerato da alcuni precanceroso perché le cellule non si sono diffuse oltre i dotti lattiferi. Questa condizione è molto curabile. Tuttavia, è necessaria una cura tempestiva per evitare che il cancro diventi invasivo e si diffonda ad altri tessuti.
  • Carcinoma lobulare invasivo (infiltrante). Questo tumore si forma nei lobuli del seno (dove avviene la produzione del latte materno) e si è diffuso al tessuto mammario circostante. Rappresenta dal 10% al 15% dei tumori al seno.
  • Carcinoma lobulare in situ :è ​​una condizione precancerosa in cui sono presenti cellule anormali nei lobuli del seno. Non è un vero cancro, ma questo indicatore può indicare
  • Malattia del seno di Paget . Questo cancro colpisce la pelle del capezzolo e dell’areola (la pelle attorno al capezzolo).
  • Cancro al seno infiammatorio . Raro e aggressivo, questo tipo di cancro assomiglia a un’infezione. Le persone con cancro al seno infiammatorio di solito notano arrossamento, gonfiore, vaiolature e fossette sulla pelle del seno. È causata da cellule tumorali ostruttive nei vasi linfatici della pelle

Quali possono essere i fattori di rischio?

Ci sono diversi fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare un tumore al seno, tra cui:

  1. Sesso femminile: Le donne sono molto più suscettibili al tumore al seno rispetto agli uomini.
  2. Età: Il rischio aumenta con l’invecchiamento. La maggior parte dei casi di tumore al seno si verifica in donne di età superiore ai 50 anni.
  3. Storia familiare: Le donne con una storia familiare di tumore al seno, soprattutto se una madre, una sorella o una figlia sono state colpite, possono avere un rischio aumentato.
  4. Mutazioni genetiche: Alcune mutazioni genetiche ereditarie, come quelle nei geni BRCA1 e BRCA2, sono associate a un rischio significativamente elevato di sviluppare il tumore al seno.
  5. Esposizione a estrogeni: L’uso prolungato di terapia ormonale sostitutiva e l’inizio precoce delle mestruazioni o la menopausa tardiva possono aumentare il rischio.
  6. Stili di vita e fattori ambientali: L’obesità, l’assunzione di alcol, la mancanza di attività fisica e l’esposizione a radiazioni ionizzanti possono influenzare il rischio di tumore al seno.
  7. Storia personale di tumore al seno: Le donne che hanno già avuto un tumore al seno hanno un rischio maggiore di sviluppare una seconda neoplasia al seno.

 

Quali sono i primi segni e sintomi del tumore al seno?

 

  1. Noduli o masse nel seno: La presenza di un nodulo o di una massa nel seno è uno dei segni più comuni del tumore al seno. Questi possono essere avvertiti durante l’autoesame del seno o possono essere scoperti casualmente.
  2. Cambiameto delle dimensioni o della forma del seno: Il tumore al seno può causare un cambiamento evidente nella dimensione o nella forma del seno.
  3. Dolore al seno: Il dolore al seno può essere un sintomo del tumore al seno, sebbene non sia sempre presente. Il dolore associato al cancro al seno tende a essere costante e non correlato al ciclo mestruale.
  4. Arrossamento o ispessimento della pelle: Il tumore al seno può causare cambiamenti nella pelle del seno, tra cui arrossamento, ispessimento o rugosità.
  5. Secrezione anomala dal capezzolo: La fuoriuscita di liquido dal capezzolo, spesso sangue o un liquido sieroso, può essere un segno di tumore al seno.
  6. Cambiamenti nel capezzolo: Il restringimento, l’appiattimento o il cambiamento della posizione del capezzolo possono essere segnali di allarme.
  7. Irritazioni o escoriazioni della pelle: La presenza di irritazioni, escoriazioni o ulcere che non guariscono sulla pelle del seno può essere sospetta.
  8. Linfonodi ingrossati: In alcuni casi, il tumore al seno può causare l’ingrossamento dei linfonodi vicini all’ascella o alla clavicola.

 

Come si arriva alla diagnosi?

La diagnosi del tumore al seno coinvolge una serie di procedure e test medici che aiutano a determinare se una persona ha un cancro al seno e, se sì, quali sono le sue caratteristiche specifiche. Ecco una panoramica dei principali passaggi coinvolti nella diagnosi del tumore al seno:

  1. Esame clinico del seno: Il processo di diagnosi spesso inizia con un esame fisico condotto da un medico o da un professionista sanitario. Durante questo esame, il medico esamina il seno e cerca segni di anomalie, come noduli o cambiamenti nella forma o nella texture del seno.
  2. Mammografia: La mammografia è un esame di screening cruciale per la diagnosi precoce del tumore al seno. Si tratta di una radiografia del seno che può rilevare anomalie, come noduli o microcalcificazioni, che potrebbero essere indicative di cancro.
  3. Ecografia mammaria: L’ecografia mammaria utilizza ultrasuoni per creare immagini dettagliate del tessuto mammaro. Può essere utilizzata per valutare ulteriormente le anomalie rilevate durante la mammografia o per esaminare le donne con seni densi.
  4. Biopsia: La biopsia è il passo cruciale per confermare la presenza di tumore al seno e determinare il suo tipo e grado. Durante una biopsia, un campione di tessuto sospetto viene prelevato dal seno e quindi analizzato al microscopio da un patologo. Ci sono diverse modalità per eseguire una biopsia, tra cui la biopsia per aspirazione con ago sottile (FNA), la biopsia per escissione, la biopsia core e altre.
  5. Esami aggiuntivi: In alcuni casi, possono essere eseguiti esami aggiuntivi, come la risonanza magnetica mammaria o la tomografia computerizzata (TC), per valutare l’estensione del tumore e verificare la presenza di metastasi.
  6. Test genetici: In alcune situazioni, soprattutto se vi è una forte storia familiare di cancro al seno, possono essere eseguiti test genetici per individuare mutazioni genetiche, come quelle nei geni BRCA1 e BRCA2, che possono aumentare il rischio di cancro al seno.

Una volta completata la diagnosi, il medico utilizzerà le informazioni raccolte per determinare lo stadio del tumore al seno, ossia quanto è cresciuto e se si è diffuso ad altre parti del corpo. Queste informazioni saranno fondamentali per pianificare il trattamento più adeguato per il paziente. La diagnosi precoce del tumore al seno è cruciale per un trattamento efficace e per aumentare le possibilità di guarigione, quindi è importante sottoporsi regolarmente a esami di screening e consultare un medico in caso di sospetto problema al seno.

Qual’è il trattamento Chirurgico  per il tumore al seno?

L’intervento chirurgico per il cancro al seno comporta la rimozione della parte cancerosa del seno e di un’area di tessuto normale che circonda il tumore. Esistono diversi tipi di intervento chirurgico a seconda della situazione, tra cui:

  • Quadrantectomia : rimuove il tumore e un piccolo margine di tessuto sano attorno ad esso. In genere, anche alcuni linfonodi, nel seno o sotto il braccio, vengono rimossi per la valutazione. Le persone che hanno una lumpectomia spesso vengono sottoposte a radioterapia nelle settimane successive alla procedura.
  • Mastectomia . La rimozione dell’intero seno è un’altra opzione. In alcuni casi, i medici possono eseguire una mastectomia con risparmio del capezzolo per preservare il capezzolo e l’areola (la pelle scura attorno al capezzolo). Molte donne scelgono di sottoporsi a una ricostruzione del seno immediata o ritardatadopo la mastectomia.
  • Biopsia del linfonodo sentinella . Poiché nella maggior parte dei casi la diagnosi precoce del cancro al seno ha portato alla negatività dei linfonodi (per il cancro), la biopsia del linfonodo sentinella è stata sviluppata per prevenire la rimozione non necessaria di un gran numero di linfonodi che non sono coinvolti dal cancro. Per identificare il linfonodo sentinella, i medici iniettano un colorante che raggiunge il primo linfonodo a cui si diffonderebbe il cancro. Se quel linfonodo è privo di cancro, non è necessario rimuovere altri linfonodi. Se quel linfonodo presenta un cancro, potrebbe essere necessario rimuovere altri linfonodi. Spesso viene identificato più di un linfonodo sentinella, ma meno linfonodi vengono rimossi, minore è la possibilità di sviluppare gonfiore al braccio (linfedema). Una biopsia del linfonodo sentinella può essere eseguita con una lumpectomia o una mastectomia.
  • Dissezione dei linfonodi ascellari . Se il cancro coinvolge più linfonodi, può essere eseguita una dissezione dei linfonodi ascellari per rimuoverli. Ciò significa rimuovere molti dei linfonodi sotto il braccio (l’ascella).
  • Mastectomia radicale modificata. Durante questa procedura, viene rimosso l’intero seno oltre al capezzolo. Vengono rimossi anche i linfonodi vicini nella zona delle ascelle, ma i muscoli del torace rimangono intatti. La ricostruzione del seno può spesso essere un’opzione se lo si desidera.
  • Mastectomia radicale. Oggi questa procedura viene eseguita raramente a meno che il cancro al seno non si sia diffuso ai muscoli della parete toracica. Durante una mastectomia radicale, il chirurgo rimuove l’intero seno, il capezzolo, i linfonodi ascellari e i muscoli della parete toracica. Le persone che si sottopongono a questa procedura possono scegliere di sottoporsi anche alla ricostruzione del seno.

 

Chemioterapia per il cancro al seno

Lo specialista oncologo può raccomandare la chemioterapia per il cancro al seno prima di una lumpectomia nel tentativo di ridurre il tumore. A volte viene somministrato dopo l’intervento chirurgico per uccidere eventuali cellule tumorali rimanenti e ridurre il rischio di recidiva (ricomparsa). Se il cancro si è diffuso oltre il seno e si è esteso ad altre parti del corpo, il medico potrebbe raccomandare la chemioterapia come trattamento primario.

Radioterapia per il cancro al seno

La radioterapia per il cancro al seno viene generalmente somministrata dopo una lumpectomia o una mastectomia per uccidere le cellule tumorali rimanenti. Può anche essere usato per trattare singoli tumori metastatici che causano dolore o altri problemi.

Terapia ormonale per il cancro al seno

Alcuni tipi di cancro al seno utilizzano ormoni, come estrogeni e progesterone, per crescere. In questi casi, la terapia ormonale può abbassare i livelli di estrogeni o impedire agli estrogeni di attaccarsi alle cellule del cancro al seno. Molto spesso, gli operatori sanitari utilizzano la terapia ormonale dopo l’intervento chirurgico per ridurre il rischio di recidiva del cancro al seno . Tuttavia, possono anche usarlo prima di un intervento chirurgico per ridurre il tumore o per trattare il cancro che si è diffuso ad altre parti del corpo.

Immunoterapia per il cancro al seno

L’immunoterapia utilizza la potenza del proprio sistema immunitario per colpire e attaccare le cellule del cancro al seno. Il trattamento viene somministrato per via endovenosa (attraverso una vena del braccio o della mano). Il tuo medico potrebbe utilizzare l’immunoterapia per il cancro al seno in combinazione con la chemioterapia.

Terapia farmacologica mirata per il cancro al seno

Alcuni farmaci possono colpire caratteristiche cellulari specifiche che causano il cancro. Il tuo medico potrebbe consigliarti una terapia farmacologica mirata nei casi in cui il cancro al seno si è diffuso ad altre aree del corpo. Alcuni dei farmaci più comuni utilizzati nel trattamento del cancro al seno includono anticorpi monoclonali (come trastuzumab , pertuzumab e margetuximab), coniugati farmaco-anticorpo (come ado-trastuzumab emtansine e fam-trastuzumab deruxtecan ) e inibitori della chinasi (come lapatinib , neratinib e tucatinib ).

 

Per maggiori informazioni scrivi a     massimo.vergine@uniroma1.it

Prof. Massimo Vergine-Chirurgo senologo

Direttore Unità Operativa Complessa della Chirurgia della mammella- chirurgo Breast Unit

Policlinico Umberto I di Roma

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